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Nella giornata di oggi, il nostro vicepresidente Danilo Maira, giovane imprenditore molto attivo in iniziative di tipo sociale, ha raggiunto un importante accordo col gestore del ristorante “Pasquino” Stefan Germenji per aiutare e supportare le preziose attività della Croce Rossa Italiana che, dall’inizio del mese di marzo, è in prima linea per fronteggiare l’epidemia di Covid-19.

Nella fattispecie, l’accordo prevede che per ogni ordine effettuato dai clienti, il ristorante Pasquino donerà la somma di 2 euro.

Luisa De Capola, venticinquenne di Giugliano in Campania, è una giovane scrittrice emergente nel panorama nazionale. Luisa, insieme ad altre aspiranti scrittrici, fanno parte della “Generazione Z” e rappresentano il fenomeno letterario del momento. Sogni, aspirazioni, emozioni e sentimenti vengono raccontati con l’innocenza e l’ironia che solo una ragazza semplice può avere insita nel cuore. Pascoli, nel suo saggio intitolato fanciullino, che venne pubblicato per la prima volta nel 1897 sulla rivista fiorentina Marzocco, spiega chi è il poeta e qual è la funzione della poesia.

Ebbene, questo articolo è nato dal cuore e dalla sofferenza per il mondo e di chi mi sta più vicino ed io, pittrice e artista, mi sento in dovere - quasi fosse una missione - di dare il mio piccolo contributo.

Era il lontano 1578 (che mai come oggi sentiamo così vicino), quando il Cardinale Arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, già in odore di santità, decise di intraprendere il cammino verso la sindone (il Sudario di Gesù che segna la sua morte e resurrezione), telo che si trovava a Chambery, nell’antica capitale del Ducato di Savoia. Il Duca Emanuele Filiberto stabilì di trasferire la Sindone a Torino per venire incontro al Cardinale Carlo Borromeo, che aveva fatto sapere che per salvare Milano dalla peste, voleva adorarla! Accadde che la peste, seppur falcidiando molti esseri umani, dopo tante preghiere e il voto di San Carlo Borromeo, terminò. Il Cardinale aveva cominciato a camminare a piedi, perché il suo voto era quello di raggiungere la Sindone di Nostro Signore Gesù e di adorarla per fermare la pesta e ciò accadde, tutto si fermò! 

Un silencio hondo, largo y consternado, envuelve todo el globo  terráqueo. Nosotros, desde nuestros países, y hace ya varias semanas, escuchamos un silencio que recorre las calles, plazas y avenidas de nuestras ciudades. Vivimos una situación inédita, que nunca antes se había dado y que  persistirá durante la Semana Santa.

El mundo se ha ido deteniendo. Este mundo injusto en el que vivimos y en el que se pueden ver las diferencias sociales, ha cambiado y no por nuestra propia voluntad, sino porque hemos sido obligados.

La causa de esta parada obligatoria ha sido una epidemia a nivel mundial, conocida como “Coronavirus”, a la que OMS le ha otorgado el nombre de “Covid 19”; palabras antes desconocidas para todos, son ahora escuchadas al ser pronunciadas hasta por los niños.

Il 27 marzo, come non accadeva da molto tempo, si è avvertito tra fedeli e non un momento di vera e profonda commozione. Le parole di preghiera  di Papa Francesco, durante la benedizione Urbi et Orbi, in una Piazza San Pietro deserta, non sono state soltanto belle, ma soprattutto vere.

Qualcuno mi ha detto una volta che non bisogna pensare alla preghiera come ad un elenco di richieste, ma come ad un' "occasione di comprensione" che avviene nell'incontro con il Signore. L’altra sera sono bastate poche e potenti parole del Santo Padre per chiamare tutti noi alla riflessione.

Quello che sta accadendo, nella sua drammaticità, ci toglie di dosso il velo della finzione, ci permette per una volta di mostrare finalmente agli altri che "possiamo essere tristi", ci fa accettare il fatto che in quanto uomini tutti noi siamo vulnerabili.

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