Alla Galleria d’arte “La Pigna”, presso il palazzo dell’Opera Romana Pellegrinaggi in Via della Pigna (galleria storico punto di riferimento dell’UCAI, Unione Cattolica Artisti Italiani), è stata inaugurata la collettiva d’arte “La bellezza è sempre contemporanea”. Mostra ideata e curata da Angiolina Marchese e Raoul Bendinelli, con l’associazione culturale “Art Global”.

Piu’ di 30 artisti – introdotti brevemente dall’attrice (e pittrice) Mita Medici, espongono per diversi giorni le loro opere, molto varie sia per soggetti che per tecniche d’ esecuzione. Tra loro, anche il pittore, socio di “Tota Pulchra”, Cristoforo Russo: presente col quadro (in tecnica mista, olio e acrilico su tela) “Capra, capra, capra” (implicito omaggio al mitico Vittorio Sgarbi, che ha inaugurato la mostra).

”Ho scelto la capra come soggetto di questa mia opera”, precisa Cristoforo, “essendo la capra uno degli animali simbolo dell’ Italia. Che, non dimentichiamo, è stata - e in parte è tuttora – un Paese fortemente agricolo, dove animali come appunto la capra, l’asino, il bue, tipici per la loro umiltà e pazienza, a lungo hanno dominato il paesaggio”. Mons. Jean – Marie Gervais, Presidente di “Tota pulchra”, ha portato i saluti dell’associazione alle responsabili della galleria, Anna Maria Borsatti e Angiolina Marchese: prospettando anche possibili sinergie tra l’associazione e “La Pigna”, sul piano anzitutto della scoperta di nuovo talenti artistici.

“Non immaginavo che a distanza di così poco tempo dall’inaugurazione dell’ultima mostra”, ha sottolineato il critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi, inaugurando appunto l’esposizione, “ci fosse una così forte e bella, affluenza di artisti, uomini dello spettacolo (alcuni dei quali artisti loro stessi, come Mita Medici e Nathaly Caldonazzo), operatori culturali e dell’informazione e semplici appassionati d’arte: e per aver organizzato così bene la mostra ringrazio, oltre naturalmente a tutti i curatori , Monsignor Liberio Andreatta, Presidente emerito dell’ Opera Romana Pellegrinaggi”.

“Viviamo – ha proseguito Sgarbi – in un’epoca davvero nevrotica, sempre sul punto di perdere la bussola: dove quasi qualsiasi parola, addirittura, può fungere da detonatore ad esplosioni di intolleranza, se non violenza vera e propria. Basti pensare, ad esempio, all’incredibile episodio di quell’artista che ultimamente, esponendo in una mostra a Castiglion Fiorentino una sua opera intitolata “Cesso alla turca”, ha rischiato addirittura di causare involontariamente una crisi diplomatica con Istanbul. Ma contro la dittatura del pensiero dominante e del “politicamente corretto” anche nell’arte, è necessario che ognuno di noi reagisca rivendicando, appunto per l’arte, la sua funzione di ricerca del bello, per stimolare quelli che sono i migliori impulsi dell’uomo; e che ognuno di voi, qui (in linea, del resto, con le tesi di grandi movimenti artistici del Novecento come Futurismo ed Espressionismo, N.d.R.), si senta protagonista, cercando appunto il bello nell’arte e mostrando agli altri quello che è, attraverso l’opera di questi artisti presenti, il volto nuovo dell’arte di oggi”.

 

di Fabrizio Federici

 

Tota Pulchra: Associazione per la promozione sociale

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