Marisa Zattini, nota artista italiana, ha sfruttato questo periodo di chiusura sociale e culturale per ideare e concretizzare una nuova mostra. La sua dedizione e irrefrenabile passione l’ha portata a volgere lo sguardo verso uno dei posti più sublimi e unici al mondo. Camaldoli, che con il suo Eremo e Monastero, rappresenta il cuore dell’Italia. Situata all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, vicino al Monte Falterona, da cui nasce l’Arno, Camaldoli da sempre rappresenta uno dei cardini del Cristianesimo. A una mezz’ora di distanza si trova La Verna, Santuario dove San Francesco ricevette le stigmate, e ai suoi piedi si trova il Casentino; terra magica dove presero vita storie e leggende fin dai tempi di Dante Alighieri. Un luogo bucolico, dove il tempo sembra fermarsi, e dove il contatto con la Natura induce a indagare nel profondo dell’anima dei visitatori. Non a caso il posto ideale per innalzare il Monastero, in cui diversi Papi fecero visita, per ritrovare sé stessi e Dio. Con il Monastero, in cui si rifugiarono anche numerosi artisti, tra cui Giorgio Vasari - che lasciò in eredità a Camaldoli cinque splendide tavole e due predelle  - sorse anche l’Antica Farmacia, dove i Monaci studiarano e tramandarono la sottile arte della Scienza e della Medicina.

Ed è in quest’ultimo luogo che Marisa Zattini proporrà la sua mostra “Hermetica - Metamorfosi fra Albedo e Nigredo”. L’esposizione sarà fruibile al pubblico dal 3 Luglio al 21 Agosto 2021. Un viaggio alchemico che l’anima compie dalle tenebre alla luce.

Nigredo, l’opera al nero, rappresenta la prima tappa di questo viaggio; associato all’elemento della Terra, al Piombo e alla Decomposizione, il Nigredo è il primo passo alchemico, il “caos primordiale”.

Albedo, associato all’elemento Acqua, all’Argento, alla Purificazione, è il secondo step in questo itinerario alchemico. Un viaggio in un tunnel immaginario, dove la partenza è buia e incerta, ma che presenta al termine uno spiraglio di luce, di rinascita. Un sinonimo più che contemporaneo e persistente nella vita delle persone, dove ognuna guarda il buio dentro sé per poi aprirsi alla meraviglia interiore ed esteriore che lo circonda. La scelta del luogo, Camaldoli, non è per niente casuale proprio per questo motivo; un viaggio introspettivo. Lo stesso che compì Dante Alighieri che proprio in Casentino viaggiò quando scrisse la Divina Commedia - partire dal buio per risorgere nella luce.

Proprio questo dualismo, questa contrapposizione e allo stesso tempo interlacciamento, tra Nigredo e Albedo, prende vita nelle opere di Marisa Zattini esposte all’Antica Farmacia. La composizione tecnica cambia tra le opere in Nigredo, in ceramica e materiche, e in Albedo, cariche di lucentezza e vitree. Due aspetti che trovano la loro metamorfosi in un luogo dove da secoli si compiono studi scientifici e alchemici, dove le sostanze vengono mischiate, dove la luce e il buio si fondono nell’atto della creazione. Uno studio metafisico, alchemico e tecnico di elevata pregiatezza e unicità. Ammirare queste opere all’interno di un ambiente suggestivo condurrà il fruitore verso un viaggio introspettivo di rara bellezza.

 

Il Vernissage dell’esposizione si terrà il 3 Luglio 2021 alle ore 17.00.

La mostra a cura di Matteo Ferrari è fruibile tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00.

 

Loris Innocenti

Art Director

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