Chiacchierando col Presidente Nazionale, Antonio Morelli, e col Coordinatore Nazionale, Salvatore Gradanti.

 

Introduzione

Roma –Anche se di recentissima costituzione, esattamente il 26 aprile 2017, il partito politico Noi nazionalisti, grazie all’instancabile attività del Presidente Antonio Morelli e del Coordinatore Salvatore Gradanti, sta riscuotendo un notevole successo tra le fila del centrodestra. Tra gli obiettivi politici del partito, vicino per intenti programmatici a Forza Italia, con la quale ha condiviso campagne elettorali e battaglie in difesa degli antichi valori fondanti la cristianità (la famiglia su tutti), v’è il desiderio di ridare nuova linfa alla società italiana che sta attraversando uno dei momenti più bui e drammatici dal dopoguerra ad oggi. Nazionalista, nell’accezione originaria del termine, non vuol dire reazionario o sovversivo dell’ordine pubblico ma, al contrario, fiero difensore della tradizione che, soprattutto per il nostro paese, viene a coincidere con la cultura cristiana di matrice cattolica. Oggi i nazionalisti rivendicano la difesa della famiglia e della patria, due tasselli fondamentali e fondanti la nostra Costituzione.

D: Dott. Salvatore Gradanti, cosa rappresenta per voi la difesa della famiglia?

R: «Oggi, purtroppo, la famiglia ha perso il suo ruolo primario di trasmissione di valori. Non è più un centro di aggregazione, di confronto e di condivisione dell’amore. Il tempo trascorso coi propri figli, ahimè, è sempre più ridotto a causa del ritmo frenetico della nostra quotidianità, che sottrae tempo prezioso allo scambio affettivo. Se ciò non bastasse, e tocchiamo un tasto molto delicato, dobbiamo fare i conti con il “problema” delle adozioni gay, complesse dinamiche che riguardano l’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali o lesbiche. Senza giri di parole vi dico subito che i bambini hanno bisogno di una mamma e di un papà, e questo per un motivo ben preciso che riguarda la tutela e l’integrità psicofisica stessa del bambino/a: il pericolo della critica pubblica. Uno dei nostri obiettivi è quello di tentare di sensibilizzare, soprattutto i giovani, su un argomento così delicato. Ho un desiderio: quello dare vita a un “family pride”».

D: Presidente Antonio Morelli, quali sono le iniziative del partito sulla “questione sociale”?

R: «Se guardiamo i dati ISTAT c’è veramente da sedersi e riflettere tutti insieme, destra e sinistra. Lo studio dell’Istituto fornisce numeri allarmanti: tra il 2008 e il 2018, gli italiani che vivono in stato di povertà assoluta, sono passati da 2,5 a 5 milioni. Numeri catastrofici se messi a confronto con quelli di paesi come la Germania, l’Olanda, l’Austria e le repubbliche scandinave. Il nostro obiettivo è quello di ridare vita al “Welfare State”, ossia allo stato sociale, per sostenere le fasce più deboli della popolazione con iniziative di grande valore sociale: aiuti strutturali per i senzatetto (mense e posti letto); creazione di spazi di aggregazione per i bimbi più bisognosi; un adeguato reddito di sostegno per le casalinghe e, cosa non meno importante, una efficace politica che guardi al reintegro societario per gli ex detenuti. A tal proposito, mi viene in mente Gherardo Colombo, ex magistrato giurista e saggista italiano che, nel suo libro ‘Il perdono responsabile’, parla appunto di riabilitazione e responsabilizzazione per chi ha vissuto i drammi della vita carceraria».

D: Dott. Salvatore Gradanti, adesso vorrei toccare il tema dell’aborto, argomento molto scomodo e da decenni al centro della responsabilità etica delle donne. Qual è il suo punto di vista in merito?

R: «Hai toccato, forse, l’argomento in assoluto più scottante. Cercherò di risponderti sinceramente senza nascondermi dietro inutili giri di parole. Premetto che l’aborto, almeno per il sottoscritto, è e rimarrà sempre un delitto, un vero e proprio omicidio. Con questa affermazione non voglio urtare la sensibilità di nessuna donna, sia chiaro. Ciò che, invece, è mia premura affermare, riguarda piuttosto certe situazioni inerenti lo smodato uso del libero arbitrio, e quindi, della libera coscienza decisionale da parte delle potenziali madri. Ciascuno di noi è responsabile delle proprie azioni, ed è all’interno di questo quadro decisionale che si dovrebbe maturare la consapevolezza che non possiamo decidere assolutamente della vita degli altri individui. Dio infonde l’anima al momento del concepimento; quindi, abortire equivale a commettere un vero e proprio delitto. Solo in alcune circostanze, teoricamente, sarebbe permesso abortire: in casi di violenza sessuale o in situazioni di costrizione psicologica, morale e fisica. Urge, al più presto, una regolamentazione della “Legge 194”. Concludendo, dico che è da condannare senza rimuginare anche chi pratica l’aborto per meri scopi elettorali. Lascio a voi immaginare».

D: Dott. Salvatore Gradanti, che e per quanto riguarda la pensione di invalidità?

R: «L’assegno di 279 euro mensili è un vero e proprio scandalo degli invalidi. Il livello del sussidio è inferiore alle altre provvidenze, sotto la soglia di povertà, ma nessuno osa proporre aumenti. Per tutte queste categorie l’importo dell’erogazione è pari a 279,47 euro mensili, con un limite di reddito personale fissato a 4.800 euro annui oltre il quale si perde il diritto all’assegno, elevato a 16.532 euro annui solo nel caso della 'pensione di inabilità civile'. Per i ciechi e i sordomuti sono previsti, invece, trattamenti particolari che comunque variano dai 206,59 ai 302,23 euro mensili (con limite di reddito a 16.532 euro annui). Vorrei solo sottoporvi un quesito: perché gli invalidi devono vedersi erogare la misera cifra di 279, 47 euro quando un percettore di reddito di cittadinanza arriva a percepire fino a 780 euro al mese e poi fino a 1.330 euro al mese per una famiglia composta da due adulti e un figlio maggiorenne o due minorenni? Lascio a voi le dovute conclusioni».

D: Dott. Salvatore Gradanti, come mai avete questo legame profondo con Forza Italia? Ed ancora: vi presenterete alla prossima tornata elettorale?

R: «Ti rispondo con nome e cognome: Maurizio Gasparri, politico onesto e uomo perbene nominato dal Cav. Silvio Berlusconi Commissario di Forza Italia per Roma Capitale. Il nostro partito, e vorrei entrare in merito alla seconda domanda, ha sempre appoggiato i vari partiti di centrodestra. Un esempio concreto è la Calabria, in cui Forza Italia ha raggiunto un risultato eclatante grazie al nostro appoggio».

D: Presidente Morelli, quali sono gli obiettivi futuri del partito?

R: «Il nostro sogno è quello di cambiare gli uomini della politica. Diceva Croce: “Il vero politico onesto è il politico capace”. Il politico capace, se necessario, deve scendere in piazza e far valere i diritti dei cittadini. Apro una piccola parentesi: il 14/12/2016 il nostro partito ha manifestato pubblicamente difendendo i diritti delle Partite Iva, massacrati a livello umano e professionale. Bisogna smetterla di puntare il dito verso il popolo dei lavoratori autonomi e considerarli alla stregua di “grandi evasori”. In sintesi, occorrono persone realmente “innamorate” dell’Italia che, mettendo da parte il loro sfrenato egoismo e individualismo, sappiano guardare al futuro con ottimismo per inaugurare una nuova stagione di riforme politiche, economiche e sociale che facciano decollare finalmente il nostro paese».

 

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