Nelle rime del vento
ascolto senza lamento,
Tutte le notti ti penso
l’equilibrio della vita, il senso.
Nella musica profumo il tuo ricordo,
odora di affetto, ti stringo al mio petto.
Papà e non padre, sei nel mio cuore,
mi manchi oltre il sole.
Sento freddo,
avverto il sapore,
accomodato nel cuore,
mi accomodo nella rassegnazione.
Papà ti sento nell’aria,
ti respiro nel vento,
mi sollevo contento,
ti sento.
Guidami nel cammino finito di questa vita terrena,
mantenendo dritta la schiena.
Seguendo la bussola per la giusta direzione,
che altro non è che l’amore.
Sognami perché sognando anch’io ti sogno,
e ci ritroviamo nel tuo mondo,
in una dimensione diversa,
cosa da spiegare complessa.
Ti voglio bene papà,
lo dico al presente e non al passato
e rivivo ogni momento che è stato,
il tempo cosa farà…?
Semplicemente passa e ancora porta via,
lasciando solo la scia,
ma nelle rime della poesia
immortalo il bene infinito,
per te che ora sei il mio mito.
Senza tempo, che non esiste,
sono contento.
Tu sei qui con me nel presente e nel passato,
nel futuro papà, sei già rinato.
A mio padre Francesco Fabozzi
con stima e amore,
Pasquale
Poesia di Pasquale Fabozzi
Delegato di Campania