Alfio Krancic, nato a Fiume nel 1948, è una vera e propria istituzione del mondo della satira italiana. Da sempre controtendenza, è considerato un vignettista tagliente ma mai irriverente. Dopo una giovanile collaborazione con giornali locali, negli anni 80 diventa un vignettista professionista e negli anni 90 fa il suo definitivo salto di qualità iniziando a lavorare per ‘’l’indipendente’’ di Vittorio Feltri e con ‘’il Giornale’’. Con quest’ultima testata inizia nel 1994 una trentennale collaborazione quotidiana che termina bruscamente qualche mese fa. Autore di più di 10000 vignette e di 5 libri/raccolta, oggi rilascia per noi un’intervista esclusiva.

 

Krancic salve, ci vuole parlare della sua carriera di disegnatore?

Ho iniziato a fare caricature e comporre strisce al tempo dell'università. Mi trovavo a studiare con un gruppo di amici (svogliati e goliardi) nella Biblioteca Nazionale di Firenze dove, invece di dedicarci allo studio, chi come me di Istituzioni di Diritto privato, chi di Patologia Generale o di Scienza delle Costruzioni, ci divertivamo ad inventare storie fanta-satiriche che poi io mettevo su carta.

Queste storie poi, un altro componente della gang le ciclostilava, ed infine le pagine unite con la spillatrice diventavano un "settimanale" con cadenza rapsodica, che distribuivamo essenzialmente alle studentesse, riscuotendo fra loro un notevole successo, anche perché spesso erano protagoniste dei nostri racconti. Anni dopo mi dissero che il direttore della Sala di Lettura, che riceveva puntualmente le nostre pubblicazioni, aveva riunito tutte le copie, catalogandole e rendendole consultabili. Ma forse è una leggenda metropolitana. Chissà...Dopo questo inizio iniziai a collaborare per alcune riviste politiche: "La Voce della Fogna" e "Linea". Alla fine degli anni'80 iniziai la vera e propria carriera di disegnatore satirico collaborando con "Il Secolo d'Italia"; "L'Indipendente" ed infine "Il Giornale". Con quest'ultimo ho lavorato per 30 anni fino a settembre del 2023, quando sono stato licenziato in quanto (questa è la spiegazione ufficiosa) "esubero".

Chi sono state le sue fonti di ispirazione artistica?

Fonte ispirazione Stilisticamente mi sono ispirato ai grandi della satira italiani di quegli anni: da Forattini, Giannelli, Pino Zac ed altri. Dal punto di vista concettuale credo di aver seguito una mia strada. Non sono mai andato alla ricerca della battuta fine a se stessa; ma ho cercato, quando era possibile, di introdurre nel testo un retrogusto amaro e di riflessione.

Lei è nato a Fiume, città dal passato glorioso. Che ricordi ha della sua infanzia?

Fiume Della mia città natale ho solo dei flash, essendo stato portato via che avevo un anno. Ma l'essere nato a Fiume è stato  per me motivo di orgoglio e allo stesso tempo di disagio. Per tantissimi anni portare addosso la provenienza e  il marchio di "profugo" giuliano-dalmata non è stato piacevole né facile.

Secondo lei esiste una vera libertà d’espressione in Italia?

Libertà espressione in Italia. Credo che la libertà di espressione in un mondo controllato dal "politicamente corretto" sia una chimera. C'era molta più libertà 50 anni fa che non oggi. Spesso sono stato attaccato per alcune mie vignette non propriamente in linea con il PUC: Pensiero Unico Corretto. Sui social sono stato spesso sospeso e su Facebook addirittura espulso per ben 5 anni. Ultima censura  quella che subii a causa  della Murgia, che mi costò un "cartellino rosso" al Giornale con 4 giornate di squalifica. Quattro giorni senza vignette.

Su quali personaggi si sta concentrando ultimamente?

Soggetti di Satira: essenzialmente i politici italiani e internazionali che sono oggi sotto i riflettori. Se poi vogliamo essere più precisi mi sto dedicando alla Schlein, Meloni, Salvini, Conte, Mattarella (con cautela), Biden, Netanyahu, Zelensky. Insomma i "personaggetti" e i pupazzi del teatro tragicomico dei nostri giorni.

 

di Lelio Antonio Deganutti

 

Tota Pulchra: Associazione per la promozione sociale

Sede Legale: via della Paglia 15 - Roma (RM)   —   C.F.: 97939900581

IBAN: IT11 B031 2403 2170 0000 0233 966   —   Codice BIC: BAFUITRRXXX

 

Telegram
Facebook
Instagram
LinkedIn
Youtube