L’opera è stata acquistata da M77, celebre galleria milanese.

 

 da un intervista di Fabrizio Federici

《Sono appassionato di arte da sempre. Dipingo e scolpisco per esigenza personale, guardandomi bene dal farne un lavoro di cui non potrei accettare certi vincoli. Quando mi è stato proposto di esporre, ho scelto di uscire dalle strade battute, optando unicamente per scenari inconsueti e vendendo, su richiesta, attraverso un circuito di private bank o direttamente ai collezionisti. Per lavoro sono direttore artistico/event-manager e da anni collaboro con collezionisti e gallerie d’arte in qualità di art broker/advisor, fra queste, M77, che, qualche tempo fa, ha espresso interesse per “Le stanze dell’inconscio”, 50 opere oggetto di una mostra (durata 18 mesi) ideata da Philippe Daverio e presentata da FINECO; di fronte al mio diniego a cederle, la galleria ha compreso e mi ha offerto 50.000 €/m2 per i lavori del nuovo corso. Più che per la quotazione economica, ho accettato per il valore simbolico che la serie ha per me. Il primo lavoro consegnato è #Oliosutela #1 “Marco è un bravo ragazzo ma nessuno lo sa”.

È un’opera autobiografica, sociale, mitica; densa - direi proprio viscosa - di significati, nonostante ad alcuni potrebbe apparire solo l’ennesima trovata provocatoria. Questa la genesi: per realizzare quello che avevo in mente avevo bisogno di un taxi e mi sono recato presso Piazza S. Pantaleo, una stazione di Roma dove ho identificato un tassista nel quale mi sono rispecchiato, Marco: artistico, inquieto e con pochissimo tempo a disposizione; gli ho chiesto a bruciapelo di aprire il cofano per un rapidissimo controllo dell’olio motore; inizialmente confuso, diffidente, stupito… con un po’ di magia, si è poco a poco trasformato, facendosi infine divertito, giocoso, sognante; a quel punto dovevo trasformarmi io, tornando a fare un gesto antico (quello di asciugare l’asta dell’olio con uno straccio), ma riempito, in quel momento, di tutto un nuovo significato… Trent’anni fa controllavo l’olio presso la stazione di servizio dei miei genitori (Service Car Center dei F.lli Tarroni) sognando orizzonti artistici; l’anno scorso ho inaugurato, insieme a mio fratello, un’agenzia di servizi per il mondo dell’arte in America Latina, Service Art Center: nel nome, un tributo alla mia storia famigliare; e oggi, uno straccio come quelli che imbrattavo da ragazzino, diviene un’opera d’arte, acquistata da una fra le più prestigiose gallerie d’Europa. Sono onorato che abbiano deciso di riservarmi l’ingresso ufficiale d’artista in galleria con un’opera dove celebro il mio cammino e l’impegno a trasformare la vita, mia e degli altri, attraverso l’arte. A Marco, con la spiazzante performance, ho scosso sicuramente la giornata… e con i profitti dell’opera, che ho promesso di dividere con lui, mi auguro di contribuire a dare una scossa anche alla sua vita.》

Qui l'intervista completa.

 

Tota Pulchra: Associazione per la promozione sociale

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