La Seconda Guerra Mondiale rappresenta una delle pagine più buie per la Storia dell’Umanità, un conflitto durato dal 1939 al 1945, con più di 60 milioni di vittime e ha lacerato il mondo intero. In particolare, La città di Roma il 19 luglio del 1943 ha pagato con la vita e con il sangue le scelte scellerate del ventennio fascista.

Nell’estate di quel luglio 1943, alle ore 11:03, da circa 6000 metri di altezza sulla verticale dello scalo merci San Lorenzo, “Lucky Lady” sgancia le prime bombe. Iniziò così, il primo bombardamento alleato su Roma. Obiettivo era lo scalo di San Lorenzo insieme ad altri punti strategici, viene investito in pieno il quartiere San Lorenzo, e viene centrato il piazzale del Verano. Alla fine, saranno sganciate su Roma 4000 bombe (circa 1060 tonnellate) colpendo i quartieri San Lorenzo (con 717 vittime), Prenestino, Tiburtino e Tuscolano, provocando circa 3000 morti e 11.000 feriti; 10.000 case furono distrutte e 40.000 cittadini rimasero senza tetto. Dopo quel primo bombardamento ne seguirono altri 51 fino alla Liberazione di Roma da parte alleata.

Al termine dell'azione il presidente degli Stati Uniti, Franklin Delano Roosevelt, spiegava che con lo sbarco in Sicilia e il bombardamento di Roma, iniziava la fine del regime fascista. In effetti fu proprio così, dato che, il Gran Consiglio del Fascismo votò l'ordine del giorno Grandi e con esso la destituzione di Benito Mussolini. Il giorno successivo il governo Badoglio, con l'intermediazione della Santa Sede e il canale diplomatico dei paesi neutrali, Svizzera e Portogallo, comunicò ai governi di Londra e Washington che Roma sarebbe stata considerata città aperta.

Nella Roma martoriata e lacerata dai bombardamenti alleati, Papa Pio XII diventa un simbolo di speranza e di salvezza per tutti. Il Santo Padre uscì dal Vaticano per andare a San Lorenzo e abbracciare la folla piangente. Quel suo gesto a braccia spalancate è diventato iconico, tanto da essere immortalato anche in una statua ora posta sul piazzale del Cimitero Verano, epicentro dell’attacco aereo del 19 luglio 1943. In effetti, bisogna ricordare che spesso e volentieri nei momenti più tragici vissuti dalla Città di Roma, la figura del Pontefice è intervenuta per salvaguardare la Città eterna.

Lo scorso 19 luglio 2023, L’associazione Tota Pulchra ha voluto commemorare gli 80 anni del bombardamento avvenuto nel quartiere di S. Lorenzo. Alexandru Darnea, segretario del Monsignor, Jean Marie Gervais, si è recato presso la Basilica Papale di S. Lorenzo fuori le mura, per rappresentare l’associazione Tota Pulchra che ha patrocinato l’evento organizzato da ANVCG (Associazione nazionale vittime civili di guerra).

Come ogni anno, numerosi abitanti e autorità del quartiere hanno preso parte alla commemorazione, celebrata all’interno della Basilica, nella quale è stata allestita una ricca mostra fotografica. La mostra di tipo storico è stata voluta per non dimenticare il grande bombardamento di Roma e di San Lorenzo, la mostra comprende l’esposizione di pannelli con le riproduzioni di circa 400 documenti d’epoca dell’Archivio Emeroteca del Centro per la Promozione del Libro. Curatore della mostra è stato il Professore Giovanni Cipriani.

Infine, tutti i partecipanti e familiari delle vittime dell’epoca hanno assistito al concerto offerto dalla Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri, diretta dal Maggiore, Massimiliano Ciafrei, che ha diretto l’orchestra in numerosi brani, tra cui Mission di Ennio Morricone e l’inno nazionale italiano.

 

di Gabriele La Spina

Tota Pulchra: Associazione per la promozione sociale

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