Quando nasce il mobilificio la Fiera del Mobile?

La Fiera del Mobile nasce su intuizione di mio Padre Raffaele negli anni ’70. Venne aperta prima a Pietramelara (Ce) e si chiamava ‘Mobili Perrella’ per poi cambiare sede sempre nel casertano, Vairano, Teano ed infine la sede attuale, Riardo.

Attualmente la sua realtà imprenditoriale è considerabile una delle maggiori del sud Italia. Come ci si sente?

Io e mio fratello portiamo avanti tutto quello che ha costruito nostro padre con grandi sacrifici. Da quando si è stabilizzata a Riardo negli anni ’90, la ‘’Fiera del Mobile’’ risulta essere una delle aziende più innovative in Italia. La nostra forza risiede nella tenacia della famiglia Perrella nel portare avanti l’idea di un’azienda di stampo tradizionale ma proiettata al futuro.

Nel suo recente libro ‘’ Uno svizzero napoletano’’ lei descrive la storia dell’azienda tramite il suo sguardo. Ci vuol parlare del suo libro?

Il libro è una sorta di dedica alla figura di mio padre. Io ho 52 anni e posso dire che mio padre, nonostante l’amore e il rispetto che ho per lui, l’ho visto veramente poco. In quest’opera descrivo anche la mia vita in rapporto all’azienda e non solo, quindi: la mia permanenza in Svizzera, i miei viaggi infiniti, le mie amicizie nel mondo del calcio e dello spettacolo, della moda e della politica.

Lei è sempre stato appassionato di calcio sin da piccolo. Da cosa nasce questa passione?

Da piccolo ero innamorato del giocatore più forte di tutti i tempi: Diego Armando Maradona. Questa passione nasce con lui. Entrai in un bel circuito di giocatori grazie all’amicizia con Ciro Ferrara. Iniziai con Paolo Di Canio della Lazio e l’intera squadra della lazio di quegli anni , per arrivare anche al mio amico Francesco Totti e Daniele De Rossi della Roma. Vi racconto un aneddoto: spesso mi fanno gli auguri di festività scambiandomi per Ciro Immobile, perché probabilmente mi salvano in rubrica con ‘’Ciro Mobili’’., dato che vendo mobili.

Come vede il futuro della vostra azienda?

Il futuro della nostra azienda dipende dalla nostra forza di volontà e dallo stare al passo con i tempi sul mercato e capire bene con chi lavorare. Le crisi come quella che stiamo vivendo spesso rappresentano delle opportunità, e se uno vuole realizzare i suoi progetti, ci riesce al di là della situazione. L’unico appunto riguardo la guerra che purtroppo ha influito in maniera negativa sul mercato degli elettrodomestici che ritardano con le consegne. Ripeto: in base alla situazione che adottano strategie diverse e più efficaci.

 

di Lelio Antonio Deganutti

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