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Le parole di Rabia di e con Isabel Russinova, è un testo inedito, in prima assoluta ispirato alla vita di Rabia Balkhi, poetessa medievale, faro del femminile afghano, scritto per raccontare la donna e l’impegno di Amnesty International, nel sessantesimo anniversario della sua fondazione 1961/2021 e le sue tante battaglie per difendere i diritti umani.

Al mobile dell’antica Farmacia “De’ Mori”, l’arredo ligneo più interessante della raccolta di mobili del Museo Nazionale di Ravenna, è dedicata la copertina del calendario 2022 delle Antiche Farmacie d’Italia, curato e prodotto dall’Accademia Italiana di Storia della Farmacia.

L’Accademia, fondata nel 1950, ha come scopo principale l’incremento e la divulgazione di ricerche e studi di Storia della Farmacia e scienze affini.

Il calendario, giunto alla XXII edizione, è distribuito ai soci dell’Accademia e a prestigiose farmacie che ne fanno richiesta.

Come da tradizione, prendendo ispirazione dalle naturali forme antropo-zoomorfe di questi strani sassi chiamati botroidi, raccolti dal ricercatore Luigi Fantini nel primo 900 in Val di Zena (Bologna), abbiamo creato una rappresentazione della nascita di Gesù che unisce tradizione, cultura e gioia.

Ogni anno grazie alla collaborazione e alla fantasia di alcuni ragazzi delle scuole di Bologna si riescono ad ottenere delle rappresentazioni di presepi veramente incredibili.

I botroidi vengono colorati con dei gessetti in modo da poterli lavare al termine del periodo di esposizione.

Ricordo ancora con nostalgia il viaggio che feci a Torino in giro per i territori piemontesi. Visitare il Piemonte è un’esperienza ricca di fascino e spiritualità. Il Museo Egizio di Torino ci porta alla scoperta dei Faraoni e dei misteri racchiusi nelle più antiche tombe egizie. Ogni sala ci porta dentro alle epoche più remote della civiltà egizia descrivendo la vita di un popolo che è sempre vissuto in armonia con la natura e gli astri. Visitare questo museo è come seguire il corso del fiume Nilo ritornando indietro nel tempo.

Visitare il territorio piemontese mi ha insegnato a valorizzare il rapporto cultura-enogastronomia che è essenziale per lo sviluppo delle economie locali. In questo è molto importante la rete di cooperazione fra le cantine sociali.

Ricordo ancora un giorno dei lontani anni 90 quando mio padre mi portò a vedere al cinema Fiamma di Roma il film “La Polveriera” del grande cineasta Goran Paskaljevic. Ero ancora un ragazzo all’epoca e  non conoscevo il dramma della guerra. Credevo di vedere un film d’azione ma davanti ai miei occhi si era spalancata la brutalità della guerra di Jugoslavia.

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