Punto di Situazione relativo ai nostri interpelli urgenti, scaturiti ed inoltrati a seguito dell’Emergenza SARS2_Covid19.

Ancor prima dell’improvvisa devastante evoluzione della Pandemia Mondiale, quale dichiarata dall’OMS, noi del CPSCAE_APS abbiamo sollevato dubbi, perplessità ma anche proposte volte alla risoluzione delle gravi problematiche Sanitarie, Economiche e di Sicurezza Sociale intervenute.

Infatti abbiamo diramato, per via PEC, per quella che noi, già da tempo, consideravamo “Condizione di Massima Urgenza”:

  • la lettera interpello del 9 marzo 2020, indirizzata al Presidente della Repubblica ed al PDC Conte, volta a dichiarare lo Stato di Emergenza Nazionale e ricorrere all’Impiego delle Forze Armate sulla base della collaterale “Dichiarazione di Guerra Biologica” per contrastare un Virus deleterio che abbia avuto origine naturale, peggio ancora, come da più parti supposto, se derivato da modificazioni tecnologiche ad hoc ;
  • la lettera Interpello del 15 marzo 2020, indirizzata ai Grandi della Terra volta a raggiungere quanto prima una moratoria generale e definitiva (una sorta di SALT Planetario) sull’impiego delle armi strategiche di distruzione di massa ;
  • la lettera interpello del 21 marzo 2020, indirizzata alla Presidente Commissione Europea Ursula Von der Leyen, affinché voglia adottare le proposte contenute nelle nostre due Charters, del 2015 e del 2019, cosi da istituire subito un Organismo Militare di “Difesa Europeo” che abbia, tra i suoi compiti primari, quello volto ad impiegare gran parte delle sue risorse militari in “Difesa del Clima, dell’Ambiente e dell’Energia”.

 

Analisi della Situazione

L’intera vicenda connessa al Covid19, con le gravi turbative che ne sono scaturite, richiede una attenta e valida analisi della situazione, anche per indicare aspetti Internazionali e le relative ricadute a livello Nazionale ed, altresì, per valutare se sono coerenti e validi i relativi provvedimenti che sono stati posti in essere.

Quello che da noi è dato di sapere è che :

  1. a Wuhan si sono tenute le esercitazioni militari internazionali nel mese di ottobre 2019, le quali si sono concluse, guarda caso, due settimane prima dello scoppio della Pandemia Cinese;
  2. tutto il mondo ha potuto seguire, con una certa apprensione, quella che è stata la gigante operazione militare che , per tutto novembre 2020 fino a fine febbraio s., ha posto in quarantena 60 milioni di Cinesi dell’intera Provincia di Wuhan;
  3. in Italia sono pervenute numerose dichiarazioni ed allarmi da parte dei Servizi Americani a fine dicembre e della virologa Capua a fine gennaio, in merito ai pericoli di una identica (che si è poi verificata ancor più grave ) Pandemia Italiana;
  4. il 1° febbraio 2020, sulla Gazzetta Ufficiale, il Governo dichiarava lo “Stato di Emergenza Nazionale” il quale si presupponeva sarebbe durato almeno 6 mesi ;
  5. il 7 marzo è intervenuto il primo DPCM, che ha confinato tutti gli italiani nelle proprie rispettive residenze per poi affidare l’intero complesso delle emergenze alla Protezione Civile (che non si sa cosa faccia, visto l’operato dei Governatori delle Regioni Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia e Liguria esposti in prima linea ) e, recentemente, al Commissario Arcuri (che sembra non possedere alcuna esperienza sulla gestione degli stati emergenziali complessi ).
  6. nel contempo medici e personale paramedico sono stati esposti, in prima linea, senza utili e coerenti Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), mentre solo recentemente si assiste alla specializzazione di alcuni nosocomi impiegati solo per il ricovero di malati da coronavirus;
  7. si scopre solo ora l’esistenza di un quadro sanitario italiano distrutto e ridotto ai minimi da oltre 10 anni (ciò per destinare più risorse all ‘Europa) un dato su tutti: Italia disponeva di 000 posti letto intensivi contro la Germania che ne dispone di oltre 28.000.

 

Conclusioni

Lasciamo le Conclusioni alle capacità di valutazione da parte dei lettori, nella semplice deduzione finale in cui traspare un quadro internazionale (che sembrerebbe essere stato già da prima programmato) in cui le maggiori economie mondiali stanno giocando sulla pelle degli abitanti di questo pianeta, mentre il nostro Governo ha  avuto (non si comprende perché siano passati a vuoto 35 giorni) una reazione troppo ritardata, perché se a partire dal 1° febbraio 2020, unitamente alla citata Dichiarazione Emergenziale, avesse messo in campo le Forze Armate, senza inutili DPCM, ma, semplicemente, dichiarando “Lo Stato di Guerra Biologico”, avremmo potuto ottenere da subito (sin dal 1° di febbraio) la sigillatura delle frontiere, con imposizione di quarantena obbligatoria di 21gg a tutti coloro che provenivano da fuori Europa, ed anche agli Europei che avessero soggiornato fuori Europa, oltre alle note pianificate procedure operative e logistiche, di cui sono capaci, per i noti compiti assolti da sempre, solo le Forze Armate

Queste misure, unitamente alle misure ordinarie, note in capo ai Reparti di protezione NBC, avrebbero potuto contenere arrivi indesiderati e porre al riparo l’intera popolazione italiana che, in tal guisa, non sarebbe stata confinata nelle proprie abitazioni con la devastanti note ricadute sull’economia, sui rapporti interpersonali e con oltre 3500 morti (tra cui contiamo molti eroici caduti tra medici e personale sanitario).

 

Bari, lì, 21 marzo 2020

Centro della Pace e della Sostenibilità CPSCAE_APS

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