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L’Ambasciata di Cina (Taiwan) presso la Santa Sede ha organizzato la Mostra dal titolo “La Luce del Mondo”, un’esposizione di ventitré opere di ventuno artisti contemporanei della Banca dell’Arte di Taiwan. Il Museo Nazionale delle Belle Arti di Taiwan ha inoltre prestato le collezioni di due rinomati artisti, Chan Chien-Yu e Ho Huey-Chih, mentre l’artista Tseng Ying-Tung ha offerto in prestito un’opera appartenente alla sua collezione privata. Le 23 opere esposte fanno parte di una mostra itinerante che ha già toccato New York e che dopo Roma e la Città del Vaticano, andrà in diverse capitali dell’Asia, fra cui Tokyo.

La Banca dell’Arte di Taiwan è un'iniziativa del Ministero della Cultura, realizzata grazie al Museo Nazionale Delle Belle Arti, istituito nel 2013. La Banca si prefigge di promuovere la creazione e lo sviluppo dell’arte, di coltivare il talento degli artisti, di favorire la circolazione delle opere per incoraggiare il sostegno e l’apprezzamento della creatività artistica taiwanese sia all’interno del paese che all’estero. La Banca dell’Arte ha finora acquistato 2.100 opere di 769 artisti e rappresenta attualmente la più importante piattaforma dedicata alla raccolta di opere d’arte del Paese. Attraverso i “noleggio” di opere, l’arte fa capolino nella vita quotidiana delle persone migliorandone la qualità e negli ambienti più svariati (nel settore architettonico, bancario, alberghiero, culturale-creativo, estetico, ricreativo, ospedaliero, progettistico, ecc.), intensificando le relazioni tra i vari organismi sociali.

Questi capolavori rappresentano l’ampia creatività degli artisti taiwanesi contemporanei, i cui temi contemplano la fede cristiana, la cultura tradizionale e la loro visione globale, mettendo a nudo la profonda energia spirituale e morale di Taiwan. L’amore verso il mondo in cui vivono coincidono con l’amore universale di Cristo che la Chiesa divulga incessantemente.

La creazione artistica è un mezzo di comunicazione e di testimonianza. Gli artisti, osservando con gli occhi e sentendo con il cuore, creano storie di luce e descrivono le bellezze dell’isola di Taiwan, raccontano la loro perseveranza nella fede, l’eredità culturale e l’amore per il creato.

La luce del mondo irradia la terra, illumina il cuore e entra in contatto con la vita della persone.

L’ambasciatore Matthew Lee, nel suo discorso di inaugurazione ha dichiarato: “La cultura, e in particolare la ‘Cultura dell’incontro’ fortemente promossa da papa Francesco è stata una delle maggiori fonti di ispirazione nell’organizzare questa esposizione. Sua Santità ha detto: ‘La fede è un incontro con Gesù e noi dobbiamo compiere ciò che Gesù ha fatto: incontrare gli altri’. Con questa mostra, desideriamo rendere evidente l’incontro, la relazione fra la fede e la cultura, sotto una luce particolare: quella dell’arte, del colore, della creatività, dei contatti fra la gente, di amore, di passione, di essenza della vita”.

Il card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura ha concluso: “La luce è in ogni artista. Tutti gli artisti, anche quelli apparentemente semplici, come gli aborigeni, sono illuminati da questa luce”.

La mostra apertasi il 3 luglio chiuderà il 30 aprile 2020. E’ allestita presso gli uffici dell’ambasciata della Repubblica di Cina (Taiwan), in via della Conciliazione 4/D a Roma. Per visitare la mostra, occorre inviare domanda con due settimane di anticipo sulla data fissata per la visita a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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