Ogni anno, il 16 marzo, percorrendo via Vittorio Emanuele II presso il civico 141 a Roma, si può assistere ad una lunga fila di turisti e fedeli che occupano il marciapiede in attesa di entrare ed avere accesso alla celebrazione che si svolge all’interno del cancello.

Nel cuore di Palazzo Massimo alle Colonne, il 16 marzo si può assistere alla celebrazione della ricorrenza del miracolo di San Filippo Neri. Soltanto in questa occasione il Palazzo viene reso visitabile per sei ore, dalle 7.00 alle 13.00.

Diverse sono state le autorità che hanno preso parte alla celebrazione anche quest’anno, tra le quali S.E.R. Monsignor Jean-Marie Gervais, Prefetto coadiutore del capitolo Vaticano e Presidente dell’Associazione Tota Pulchra con il Dott. Valerio Monda, Primo assistente Ass. Tota Pulchra e segretario particolare di Mons. Gervais.

Entrando non si può rimanere indifferenti davanti all’eleganza sprigionata dalle sale che compongono il Palazzo.

Di notevole rilevanza quella che adesso è la Cappella del Palazzo, al secondo piano, e che una volta era la stanza di uno dei venti figli di Fabrizio Massimo e di Lavinia de' Rustici, Paolo, beneficiario del miracolo del Santo.

Racconta Giovanni di Carpegna Falconieri, che il 16 marzo 1583 avvenne davanti a testimoni quali il padre di Paolo, due sue sorelle e la domestica che lo aveva assistito, il miracolo della sua resurrezione per mano di San Filippo Neri.

Il giovane Paolo all’età di quattordici anni si ammalò duramente e dopo due lunghi mesi di febbre entrò in agonia. Venne fatto chiamare San Filippo, amico di famiglia alla quale Paolo era devoto, che non riuscì però ad arrivare in tempo prima che il giovane spirasse poiché stava dicendo messa a San Girolamo della Carità. Arrivato al suo capezzale il Santo lo abbracciò forte, iniziò a pregare intensamente, lo cosparse di acqua benedetta ed iniziò a chiamarlo per nome.

Il giovane si risvegliò, come appena uscito dal sonno e chiese al Santo di confessarlo. Il trapasso per lui non era stato doloroso perché era contento di ricongiungersi con la madre e la sorella Elena, morta pochi giorni prima, in Paradiso. Gli rispose allora in Santo: «Va' e che sii benedetto et prega Dio per me». E Paolo «subito tornò di novo a morire».

Nella Cappella vennero fatti costruire tre altari. In quello principale troviamo le reliquie del Santo, ovvero i suoi occhiali e la corona del rosario. Ogni anno, nella mattinata del 16 marzo viene celebrata messa solenne in devozione al Santo e al miracolo operato nel 1583, occasione unica per visitare le bellezze del Palazzo, descritto come il capolavoro di Baldassarre Peruzzi.

 

Giulia Petrotta

 

Foto dell'evento

Tota Pulchra: Associazione per la promozione sociale

Sede Legale: via della Paglia 15 - Roma (RM)   —   C.F.: 97939900581

IBAN: IT11 B031 2403 2170 0000 0233 966   —   Codice BIC: BAFUITRRXXX

 

Telegram
Facebook
Instagram
LinkedIn
Youtube