Philippe Daverio nasce a Mulhouse in Francia nel 1949 al confine con Germania e la Svizzera, da mamma francese e padre italiano. Ci lascia oggi dopo una vita dedicata a divulgare l’arte, malgrado i mancati titoli di studio alla Bocconi (dove non si laureò mai). I temi da lui prediletti sono sopratutto quelli contemporanei delle neo-avanguardie, facendo conoscere nuovi aspetti anche della cultura durante il fascismo. Famose le sue battaglie "civili" per il patrimonio, contro il rischio di una discarica alle porte di Villa Adriana, o per la pedonalizzazione dei Fori Imperiali.

Ci mancherà molto con quel suo piglio famigliare che in televisione mostrava le nostre bellezze con profondità e cura del particolare.

E di lui si parlerà a lungo della sua prima trasmissione in Italia di storia dell’arte, ma soprattutto perché aveva trovato il modo di scuoterci e farci approfondire ogni unicità della vita con discrezione e tanto acume.

Ha partecipato a molte iniziative culturali in Italia tra queste lo ricordiamo nell’evento di Tota Pulchra: Fiorini, nella luce e nel colore.

Un saluto ad un grande maestro.

 

di Valentina Ughetto

 

 

 

 

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